Le attività di studi e ricerche per Unioncamere, le Camere di Commercio e le Unioni Territoriali rappresentano il cuore della mission del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e connotano in molte occasioni l’immagine pubblica del Sistema Camerale.
Tali attività possono contare sulla capacità di analisi socioeconomica del territorio e delle filiere produttive e di produzione originale ed esclusiva di informazione statistica del Centro Studi, in un’ottica di fruibilità dei risultati e di utilità per i destinatari in termini di policy. I risultati di questo lavoro possono essere resi pubblici in specifiche occasioni ed eventi e costituire la base per documenti di programmazione su scala nazionale o locale considerando il territorio punto di partenza di ogni osservazione.
In ragione di ciò il Centro Studi supporta il ruolo istituzionale di Unioncamere, in particolare per:
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l’elaborazione dei conti economici territoriali, in particolare del valore aggiunto a livello provinciale con stime anticipate per l’anno precedente;
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la lettura ed interpretazione del patrimonio di dati del Registro delle imprese - l’anagrafe completa di tutte le imprese italiane - ed il monitoraggio delle informazioni sulla natalità, mortalità e probabilità di sopravvivenza delle stesse;
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la realizzazione di indagini dirette multiscopo sulle PMI, per sondare con tempestività ed efficacia situazioni contingenti, relazioni, strategie, aspettative di rilancio, nonché focalizzazioni ad hoc su segmenti specifici che vanno dall’artigianato e la cooperazione all’imprenditoria femminile (Rapporto sull’imprenditoria femminile), giovanile e straniera;
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le analisi utili a cogliere con anticipo le crisi d’impresa, sfruttando le informazioni derivabili dal patrimonio del Sistema Camerale (Registro imprese, bilanci, ecc.);
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lo studio del sistema economico nazionale in chiave sostenibile, sia dal punto di vista ambientale (rapporti sulla green economy come GreenItaly, ecc.) sia sociale (rapporti sulle imprese coesive come Coesione è competizione, ecc.);
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la realizzazione di approfondimenti su sistemi produttivi e filiere e sul loro valore economico e di impatto per il Paese, come nel caso delle industrie culturali e creative (ad esempio nel rapporto Io sono cultura) e dell’economia del mare (Rapporto sull’economia del mare);
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l’implementazione di Iniziative di Sistema per arricchire e rafforzare la capacità di monitoraggio e previsione economica delle Camere di Commercio e delle Unioni territoriali, in modo da aumentare l’azione di supporto allo sviluppo delle imprese e dell’economia.
Il Centro Studi assiste, inoltre, Unioncamere nella realizzazione di progetti ed iniziative nazionali anche a valle di accordi e protocolli di intesa con altre Amministrazioni, Università e Soggetti operanti a livello nazionale (i rapporti realizzati in collaborazione con la Fondazione Symbola ne sono un valido esempio). Si evidenzia, in particolare, l’attività a supporto delle collaborazioni istituzionali di Unioncamere con:
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il Ministero dello Sviluppo Economico in materia di prezzi al consumo e di consumatori;
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il Ministero dell’Ambiente sul monitoraggio dell’economia nelle aree protette;
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l’Agenzia per la coesione territoriale al fine di rafforzare la capacità della PA di programmare politiche di sviluppo coerenti con i fabbisogni di imprese e territori;
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l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata per l’implementazione del portale delle aziende confiscate e la valorizzazione dei dati in esso pubblicati;
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il Ministero del Lavoro, l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro e l’Unione Europea per il programma Excelsior, lo strumento informativo più completo per la conoscenza dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese nel nostro Paese.
Attività del Centro Studi per le Camere di commercio
Guglielmo Tagliacarne già nel 1930, pubblicava i primi studi sugli indici delle vendite al dettaglio, avviando la tradizione dei barometri economici a livello locale. Nel 1991 l’Istituto G. Tagliacarne raccoglieva tale eredità, realizzando i primi Osservatori a livello provinciale e promuovendo in Italia, un modello di ricerca integrato, attraverso la sperimentazione e la coniugazione di strumenti sempre innovativi e centrati sul contesto di analisi.
L’offerta è stata nel tempo ampliata da “Note Economiche”, “Sistemi informativi regionali in tempo reale”, “Set di indicatori economici e sociali provinciali” e “Rapporti di filiera” realizzati anche allo scopo di supportare i decisori politici nell’individuazione di politiche di sviluppo territoriali e settoriali per la competitività delle imprese e dei territori.
La complessità del contesto socioeconomico locale ha suggerito, poi, una maggiore varietà tematica degli studi a livello locale, tra i quali:
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legalità, trasparenza e sicurezza del mercato;
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mercato del lavoro e orientamento formativo;
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distretti produttivi, filiere e reti di impresa;
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economia del mare;
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congiuntura economica