
Le Aree Interne rappresentano una risorsa strategica per il Paese, ma senza interventi mirati rischiano di perdere progressivamente popolazione e vitalità economica. In 20 anni, fra il 2002 e il 2022, queste zone hanno perso 160mila giovani laureati, mentre le imprese crescono più lentamente rispetto ai centri urbani. Per invertire questa tendenza, è necessario garantire i servizi essenziali, le infrastrutture e opportunità di lavoro, puntando su settori chiave come agricoltura e allevamento.
Questo è il tema approfondito dal sottosegretario Luigi D’Eramo, nell’intervista di Loredana Capuozzo pubblicata nell’ultimo numero del magazine di Unioncamere "Economia & Imprese" nelle pagine 7 e 8.
Oltre a essere un motore economico per l’Italia, le Aree Interne rappresentano un elemento centrale per il comparto agroalimentare, con il 45,7% delle imprese del settore che opera in questi territori. Tuttavia questi territori mostrano diverse fragilità che rischiano di marginalizzarle. Per questo, il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, insieme a Unioncamere, ha recentemente presentato i primi risultati di un’analisi sulle 124 aree progetto, identificate della Strategia Nazionale agricola per le Aree Interne, curata dal Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.
Il Ministero convocherà a breve una riunione del tavolo sulle Aree Interne e di montagna coinvolgendo anche realtà come gli Enti Parco, le Pro Loco, i GAL, le Comunità montane.
L’intervista completa al sottosegretario Luigi D’Eramo completa di un clip video, puoi leggerla e scaricarla gratuitamente nell’ultimo numero di Economia & Imprese, qui:
https://www.unioncamere.gov.it/sites/default/files/magazine/2025/EXE_MAGAZINE_2025_7_marzo_ore_9_49.pdf