Il Sud si presenta con un sistema imprenditoriale più giovane e più frammentato rispetto al resto del Paese. Nei primi sei mesi di quest’anno nel Mezzogiorno, anche per effetto dell’autoimpiego, si contano 5,9 imprese under 35 ogni 100 residenti tra i 15 e i 34 anni a fine 2020 (contro una media nazionale di 5,2) con punte di 6,3 in Campania e Calabria. La frammentazione è invece rappresentata da una elevata incidenza di ditte individuali che a fine anno rappresentavano 57,3% delle imprese locali a fronte di una media nazionale del 51,5%, con punte che sfiorano il 64% come in Basilicata e Calabria. La natalità di impresa dei primi sei mesi dell'anno, pur in considerevole ripresa rispetto all'analogo periodo del 2020, appare leggermente al di sotto della media nazionale penalizzata in particolare dalla scarsa verve imprenditoriale messa in luce dalla Sicilia che di fatto annulla i risultati della Puglia. E’ quanto evidenzia un’analisi del Centro Studi Tagliacarne pubblicata oggi a pag.2 sul dorso sud de Il Sole 24 Ore nell’articolo "L'imprenditoria giovanile si fa spazio".
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