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Export, sprint della Calabria nel Mezzogiorno +20,9%

L’export al Sud (Basilicata, Calabria, Campania, Sardegna, Sicilia, Puglia) tra i primi nove mesi del 2023 e del 2024 segna una leggera battuta d’arresto, con una flessione del -1,62%. Sebbene superiore alla media nazionale (-0,71%), il calo risulta meno marcato rispetto a quello registrato dal Nord-Ovest (-5,86%) e dal Nord-Est (-2,32%). 

Sul fronte settoriale, la raffinazione del petrolio continua a fare la parte del leone, restando il comparto trainante dell’export meridionale con un peso del 25,1% (10,2 miliardi di euro), pur subendo una flessione del -6,8%. Segue a ruota il settore dei “medicinali e preparati farmaceutici”, che si distingue per una crescita robusta del 30,0% rispetto ai primi nove mesi del 2023, toccando i 6,1 miliardi di euro (15,0% dell’export totale).
Tuttavia, non tutte le regioni del Sud viaggiano sulla stessa rotta nel periodo considerato. In netta controtendenza emergono:

  • Calabria: al top della classifica con un balzo del +20,9%.
  • Sardegna: in decisa ascesa con un incremento del +9,6%.
  • Campania: in positivo con un +2,7%.

Al contrario, la Basilicata subisce un duro colpo, con un crollo del 44,2%, trascinato verso il basso dal crollo dell’export di autoveicoli (-64,3%).
Analizzando i singoli comparti, in Calabria emerge la performance del settore “Altri prodotti chimici” (colle, oli essenziali, ecc.), che cresce del 20,3% rispetto ai primi nove mesi del 2023, raggiungendo i 187 milioni di euro.

In Sardegna il motore principale è invece la raffinazione del petrolio (4,2 miliardi; +5,1%), mentre in Campania a brillare è il comparto dei medicinali e prodotti farmaceutici (5,4 miliardi; +34,1%). A livello provinciale, i territori con il valore dell’export più alto, in termini assoluti, nei primi nove mesi del 2024 sono:

  • Napoli: 10,5 miliardi (+5,5%), trainata dal boom dei medicinali (+33,9%).
  • Siracusa: 5,6 miliardi, in flessione del 10,0%, penalizzata dal calo della raffinazione (-13,0%).
  • Cagliari: 4,8 miliardi (+9,7%), con il petrolio ancora una volta protagonista (+5,1%).

Le province che registrano i maggiori exploit rispetto all’anno precedente sono:

  • Crotone: in vetta con un +162,2%.
  • Nuoro: in forte ripresa con un +50,5%.
  • Reggio Calabria: crescita solida del +28,1%.

Sul fronte dei partner commerciali, la Svizzera si conferma un mercato strategico per l’export meridionale con una crescita del +39,9%, grazie soprattutto al settore dei medicinali e preparati farmaceutici (+45,5%, pari a +1,5 miliardi di euro).

Approfondisci, scopri gli altri numeri, i dati e le evidenze, nella elaborazione del Centro Studi Tagliacarne pubblicata oggi su Il Sole24 Ore Sud, nell’articolo dal titolo "L'export del Sud cala più della media Italia".  Leggilo qui