Le imprese che vendono all’estero si attendono risultati più positivi per il 2024 rispetto alle altre colleghe orientate esclusivamente al mercato domestico. Ad accendere i riflettori sulle aspettative delle imprese esportatrici per il futuro è un'indagine del Centro Studi Tagliacarne e Unioncamere realizzata su 2500 aziende della manifattura con 5-499 addetti.
Numeri alla mano:
- il 36% prevede un aumento di fatturato (contro il 20%)
- il 19% stima nuove assunzioni (contro il 9% delle no export-oriented).
Anche per questo le imprese export-oriented sono più propense ad investire nella transizione digitale e green. Entro il 2025
- il 45% investirà nelle tecnologie 4.0 (contro il 33%)
- il 50% ha in programma di realizzare investimenti in processi e prodotti eco-sostenibili (contro il 34%).
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