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Milano, prima in Italia per imprese e occupazione nel comparto culturale e creativo

La Lombardia si conferma una delle regioni protagoniste, anche a livello internazionale, per la presenza di patrimoni dell’umanità censiti dall’Unesco. All’interno dei confini regionali, infatti, si trovano dieci dei sessanta siti Unesco italiani, di cui sei in condivisione con altre aree. A questi si aggiungono tre ulteriori patrimoni nell’ambito di quelli candidati, anch’essi condivisi.

Ma quanto valgono in termini economici tutte queste attrazioni culturali e più in generale le attività economiche connesse al sistema culturale e creativo? A questa domanda risponde, da oltre un decennio, il rapporto “Io sono cultura” realizzato da Unioncamere e Fondazione Symbola con la collaborazione del Centro Studi Guglielmo Tagliacarne. Lo studio, con riferimento alla Lombardia, rileva che:

  • La regione si posiziona al primo posto in Italia per incidenza di occupati e imprese nel sistema produttivo culturale e creativo, con percentuali rispettivamente del 7,3% e del 6,3%.
  • La Lombardia si colloca al secondo posto per valore aggiunto generato dalla cultura, con un’incidenza del 6,9%, dietro solo al Lazio.

Il rapporto, inoltre, rileva il ruolo trainante della città metropolitana di Milano per il settore culturale e creativo della regione, i valori del capoluogo infatti sono nettamente superiori rispetto al resto della Lombardia, più precisamente: 

  • Il valore aggiunto del comparto raggiunge il 9,6% a Milano, mentre nel resto della regione si ferma al 4,6%.

Un quadro simile, seppur con differenze meno marcate, si riscontra anche nell’incidenza dell’occupazione del comparto culturale e creativo, che a Milano raggiunge il 10,1% (rispetto al 5,4% del resto della regione) e delle imprese, 8,1% nel capoluogo contro il 5,0% nelle altre province lombarde. 

  • Per tutti questi indicatori, (valore aggiunto, incidenza dell’occupazione e delle imprese), Milano si posiziona al primo posto tra le province e città metropolitane italiane.
  • Infine, analizzando le specializzazioni culturali, la Lombardia si distingue per il peso della comunicazione e del software, settori che rappresentano quasi il 29% del comparto regionale, rispetto alla media nazionale del 21,5%. Tuttavia, il patrimonio artistico regionale risulta ancora troppo poco valorizzato rispetto al suo potenziale.

Approfondisci, scopri gli altri numeri, i dati e le evidenze, nella elaborazione del Centro Studi Tagliacarne pubblicata oggi su Il Sole24 Ore Lombardia, nell’articolo dal titolo "Cultura, Lombardia sul podio per imprese e addetti".

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