
Nei primi nove mesi del 2024, il Nord-Est perde terreno nell’export. Trentino-Alto Adige/Südtirol, Veneto e Friuli-Venezia Giulia registrano nel complesso una flessione del -2,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, un calo più marcato della media nazionale (-0,7%). Ma il quadro complessivo della macro-area è tutt’altro che uniforme:
- Il Trentino-Alto Adige si conferma il più resiliente, con un +3,3%
- ll Friuli-Venezia Giulia subisce la frenata più pesante in termini relativi, con un calo dell’export di 730 milioni (-4,9%)
- Il Veneto è l’epicentro della perdita complessiva, con un calo dell’export di -1,6 miliardi di euro (-2,5%)
Complessivamente, il valore delle esportazioni dell’area esaminata scende, nel periodo considerato, da 85,3 a 83,3 miliardi, con il Veneto che pesa maggiormente sulla perdita economica totale.
Nel Veneto, nessuna provincia è risparmiata dal calo dell’export, ma il crollo più deciso si registra nelle province di:
- Venezia (-8,6% -429 milioni)
- Belluno (-6,6% -268 milioni)
- Vicenza (-2,2% -378 milioni)
Verona, Padova e Treviso seguono con perdite più contenute. In Friuli-Venezia Giulia, invece, la frenata è ancora più incisiva:
- Trieste (-13,2% -509 milioni)
- Udine (-9,9% -576 milioni)
Mentre la provincia friulana di Gorizia si “prende la scena” con un’impennata del 28,0% (+412 milioni), grazie al boom della cantieristica navale. In controtendenza rispetto al resto del Nord-Est, il Trentino-Alto Adige segna una crescita solida con Bolzano che spicca grazie a un incremento del +6,0% (+320 milioni), trainato dall’ottima performance delle apparecchiature elettriche.
Approfondisci, scopri gli altri numeri, i dati e le evidenze, nell’elaborazione del Centro Studi Tagliacarne pubblicata oggi su Il Sole24 Ore Nord-Est, nell’articolo dal titolo "Tracollo export, il Veneto perde 1,6 miliardi".
Leggilo qui