In Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Veneto il calo demografico sarà decisamente meno marcato rispetto alla media del Paese. Le regioni dell’area perderanno 46mila abitanti da qui al 2042, ma la flessione stimata dello 0,6% sarà decisamente meno marcata rispetto alla media italiana (-4,9%). A soffrire di più saranno i comuni fino a 5.000 abitanti, nei quali la popolazione residente si ridurrà del 4,1%, ma anche in questo caso la flessione è bel al di sotto di quella nazionale -9,6%.
In controtendenza Bolzano/Bozen e Trento che nei prossimi venti anni vedranno secondo le stime una crescita della popolazione residente rispettivamente del 5,9% e del 6,0%. Sono alcuni dei numeri delle elaborazioni del Centro Studi Tagliacarne su dati Istat pubblicati oggi su Il Sole 24 Ore Nord-Est in “Calo demografico, soffrono di più i piccoli centri”.