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Per ricostruire la fiducia nelle istituzioni serve recuperare la cultura del buon costume

Il 44% delle persone esprime bassa o nessuna fiducia nella principale istituzione pubblica rappresentata dal Governo, mentre il 39% nutre una moderata o elevata fiducia, un dato quest'ultimo in discesa di due punti percentuali rispetto al 2021. È quanto emerge da un'indagine Ocse (Survey on Drivers of Trust in Public Institutions 2024) effettuata in trenta Paesi sui fattori che determinano la fiducia nelle istituzioni pubbliche. 

Ma qual è il risultato dell’Italia?

Il nostro Paese si tiene nella media dell’Ocse, con un livello di fiducia bassa o nulla segnalato dal 47% degli intervistati. 

I dati peggiorano se guardiamo ai risultati relativi ai Parlamenti. Solo il 36% dei cittadini Ocse mostra, infatti, un livello di fiducia alto o moderato nei confronti dei suoi rappresentanti eletti. Una quota che scende al 24% per i partiti politici e in Italia addirittura al 19%.

Un'indagine Eurobarometro, infatti, rileva che il 78% degli italiani percepisce la corruzione come diffusa specialmente tra i partiti politici e le istituzioni pubbliche, contro una media europea del 68%

Insomma le principali istituzioni, soprattutto quelle rappresentative, godono di bassa fiducia e questo si verifica specialmente per i partiti politici che avrebbero proprio il compito di agire da anello di congiunzione tra istituzioni e società. Ma quindi da dove bisogna partire per rilanciare la fiducia nelle istituzioni?

A questo cruciale interrogativo prova a rispondere Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, nell’articolo pubblicato sul blog di HuffPost dal titolo “Per ricostruire la fiducia nelle istituzioni serve recuperare la cultura del buon costume”.

 

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