Nel 2019 la filiera dell’economia del mare messinese (che comprende ittico, trasporti merci e passeggeri, nautica, turismo, ecc.) ha prodotto 821 milioni di euro e occupa circa 20mila addetti. La produzione diretta di ricchezza è pari all’8 per cento del complesso della provincia, un valore di quasi tre volte superiore al dato medio nazionale. Ma se si considerano gli effetti indiretti, ogni euro investito o speso nella blue economy genera altri 1,9 euro nel resto dell’economia, di conseguenza il valore complessiva della ricchezza prodotta dalla blue economy arriva a 2,4 miliardi di euro, secondo solo a quello generato in Sicilia da Palermo (che fa 3,4 miliardi). Il Covid ha picchiato duro sull’intera filiera: con una contrazione nel 2020 di 220-230 milioni di euro (- 28%).
Sono queste alcune delle evidenze del rapporto L'economia del mare in provincia di Messina realizzato dal Centro Studi Tagliacarne per la Camera di commercio locale.