
Nel 2023, quattro province italiane – Milano, Roma, Torino e Napoli – concentrano da sole un quarto del reddito disponibile delle famiglie, rispettivamente con l’8,6%, 8,2%, 4,3% e 3,8% del totale nazionale. Tuttavia, tra il 2021 e il 2023, le crescite più marcate del reddito mostrano una mappa geografica diversa: quelle che “allungano più il passo” sono Sondrio (+17%), Belluno (+15,4%) e Imperia (+15,1%).
A livello pro capite, invece, è Milano a confermarsi la provincia più ricca d’Italia con 34.885 euro per abitante, seguita da Bolzano con 31.160 e da Monza e della Brianza con 29.452 euro.
A tracciare il quadro del reddito complessivo disponibile delle famiglie, come emerge dall’analisi condotta da Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, è Loredana Capuozzo nell’articolo “Reddito delle famiglie, cresce in tutte le province ma restano le disuguaglianze” pubblicato nell’ultimo numero del magazine di Unioncamere "Economia & Imprese" a pagina 6.
L’analisi mette in luce come, nonostante l’aumento del reddito a prezzi correnti in tutte le province italiane (con il +11,3% di media), l’incremento non sia riuscito a compensare l’effetto dell’inflazione, cresciuta del 14,2% nello stesso periodo. In particolare, il Centro Italia è l’area che ha faticato di più a tenere il passo (+10,3%), con Roma che, con un aumento del 9,5%, si piazza solo al 94° posto nella classifica della crescita.
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