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Reddito famiglie: sale in tutte le province tra il 2021 e il 2023

Reddito famiglie: sale in tutte le province tra il 2021 e il 2023

Più al Nord meno al Centro Italia

Sprint di Sondrio +17%

Milano resta al top per pro-capite con 34.855 euro

Foggia ultima con 14.554 euro a testa

 

Roma, 14 marzo 2025 – Cresce il reddito disponibile delle famiglie in ogni provincia italiana tra il 2021 e il 2023, ma si muove ad un ritmo assai differente tra Nord ed il resto del Paese. I venti di crescita soffiano forti dalle Alpi (+13,4% l’incremento delle province alpine[1]), ma perdono forza scendendo lungo tutto lo Stivale (+11,2% il restante delle province). A fare più fatica a tenere il passo sono soprattutto le famiglie del Centro Italia (+10,3%). Tra il 2021 e il 2023, Sondrio (+17,0%), Belluno (+15,4%) e Imperia (+15,1%) registrano gli aumenti più consistenti, rispetto alla media italiana del 11,3%, conquistando la vetta della classifica provinciale. Roma, invece, con un incremento del +9,5% si colloca appena al 94° posto. Ma in termini di pro-capite (ovvero in rapporto alla popolazione residente), Milano resta prima in classifica con un reddito disponibile di 34.885 euro a testa, quasi due volte e mezzo più alto di quello di Foggia che chiude la classifica con 14.554 euro.

È quanto emerge dall’analisi di Unioncamere-Centro Studi Guglielmo Tagliacarne sulle stime 2023 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici[2], misura della capacità di spesa della popolazione residente in Italia.

“La geografia dei redditi delle famiglie delinea un quadro che possiamo definire più “democratico” rispetto a quello della produzione, perché le distanze territoriali appaiono meno accentuate: mentre per il valore aggiunto pro capite la distanza tra la prima provincia e l’ultima è di 3,6 volte, questa differenza si riduce a 2,4 volte per il reddito disponibile”. A sottolinearlo è il direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, Gaetano Fausto Esposito, secondo cui “questo dipende anche dai trasferimenti pubblici che, ad esempio, nel Mezzogiorno, pure se in calo, incidono per il 40% contro il 35% della media italiana. Inoltre, al Sud la dinamica delle retribuzioni da lavoro dipendente, in termini nominali, riflette anche la crescita economica rilevata negli anni più recenti. Tuttavia, le retribuzioni per dipendente al Meridione restano inferiori di circa il 15% al valore medio nazionale. Un segnale da non trascurare, in aggiunta, è il ritardo che registriamo del Centro Italia, il cui reddito disponibile, tra il 2021 e il 2023, cresce meno di quello del resto del Paese”.

 

 

Retribuzioni crescono più del reddito disponibile, ma meno dell’inflazione. Sprint del Sud

A contribuire alla crescita del reddito disponibile è soprattutto la componente legata al reddito da lavoro dipendente[3], che rappresenta la parte largamente maggioritaria delle entrate delle famiglie italiane. Tra il 2021 e il 2023, quest’ultima voce è infatti aumentata dell’11,8% a fronte dell’11,3% del reddito complessivo disponibile. Nel complesso, in ben 55 province su 107 il reddito da lavoro dipendente è incrementato più di quello disponibile. Si tratta di una crescita attribuibile soprattutto alla crescita della platea degli occupati (aumentata di circa 850mila unità nel triennio) che, comunque, non riesce a recuperare la perdita del potere d’acquisto generato dall’inflazione cresciuta del 14,2% nello stesso periodo di tempo. Aumenti più consistenti del reddito da lavoro dipendente si registrano in particolare al Mezzogiorno (12,5%), con punte del 14,2% in Abruzzo e del 13,8% in Sicilia. Mentre il Centro mostra, anche in questo caso, una minore velocità (10,8%). L'Aquila (+18,5%), Teramo (18,1%) e Sondrio (17,9%) sono le province dove si registrano le crescite maggiori. All’opposto Terni (+7,3%), Pordenone (+6,2%) e Trieste (+6,1%) sono quelle che restano più indietro.

 

La “scalata” di Belluno: recupera 10 posizioni in tre anni per reddito disponibile pro-capite

Tra il 2021 e il 2023, restano saldi sul podio per reddito disponibile pro-capite Milano con 34.885 euro, Bolzano con 31.160 e Monza e della Brianza con 29.452. Mentre sul fronte opposto nel 2023, Foggia scivola all’ultima posizione della graduatoria provinciale con 14.554 euro a testa, penultima Caserta con 14.683 e terzultima Agrigento con 14.802, nonostante i tassi di crescita del reddito complessivo disponibile registrati nel triennio da queste province rispettivamente del 9,1%, dell’11,1% e del 12,8%.

Consistenti variazioni positive di posizione si rilevano tra il 2021 e il 2023, soprattutto in corrispondenza di Belluno che guadagna 10 posizioni collocandosi al 23esimo posto, di Sondrio che ne scala 9 attestandosi al 43esimo e di Venezia che ne recupera 7 piazzandosi al 27esimo. Sul fronte opposto, invece, Pordenone retrocede di 10 “gradini” classificandosi al 25esimo posto, Udine di 9 al 36esimo e Trieste di 8 al 18esimo.

 

 

 

Reddito disponibile delle famiglie consumatrici per regione/macroarea – prezzi correnti. Anni 2021 e 2023 e variazione percentuale. Valori assoluti in milioni di euro

Regione

2021

2023

Variazione percentuale 2021-2023

Regione

2021

2023

Variazione percentuale 2021-2023

Piemonte

93.265,4

103.804,4

11,3

Molise

4.788,2

5.279,6

10,3

Valle d'Aosta

2.729,8

3.093,6

13,3

Campania

82.762,3

92.118,2

11,3

Lombardia

242.242,3

272.278,1

12,4

Puglia

61.375,7

66.864,9

8,9

Trentino-Alto Adige

26.841,0

30.371,5

13,2

Basilicata

8.457,9

9.281,7

9,7

Veneto

104.047,1

116.921,1

12,4

Calabria

26.881,8

29.799,5

10,9

Friuli-Venezia Giulia

25.991,0

28.061,4

8,0

Sicilia

72.660,1

81.249,5

11,8

Liguria

33.624,0

37.837,8

12,5

Sardegna

26.992,6

30.011,9

11,2

Emilia-Romagna

103.880,7

115.886,9

11,6

     

 

Toscana

77.704,7

86.018,2

10,7

Nord

632.621,3

708.254,8

11,96

Umbria

16.618,7

18.492,6

11,3

Centro

245.624,4

270.816,5

10,3

Marche

29.618,0

32.809,6

10,8

Mezzogiorno

306.323,4

339.731,8

10,9

Lazio

121.683,0

133.496,1

9,7

     

 

Abruzzo

22.404,8

25.126,5

12,1

Italia

1.184.569,1

1.318.803,1

11,3

Fonte: elaborazione Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio G.Tagliacarne su dati Istat

Reddito disponibile pro-capite delle famiglie consumatrici per regione/macroarea – prezzi correnti, anni 2021-2023. Valori in euro

Regione

2021

2023

Variazione percentuale 2021-2023

Regione

2021

2023

Variazione percentuale 2021-2023

Piemonte

21.864,30

24.416,02

11,7

Molise

16.329,61

18.209,91

11,5

Valle d'Aosta

22.063,54

25.150,50

14,0

Campania

14.715,02

16.444,62

11,8

Lombardia

24.315,95

27.243,39

12,0

Puglia

15.623,75

17.148,49

9,8

Trentino-Alto Adige

24.960,80

28.123,78

12,7

Basilicata

15.571,97

17.335,85

11,3

Veneto

21.414,21

24.103,05

12,6

Calabria

14.467,92

16.172,62

11,8

Friuli-Venezia Giulia

21.693,90

23.493,51

8,3

Sicilia

15.032,55

16.906,95

12,5

Liguria

22.210,76

25.084,93

12,9

Sardegna

16.990,06

19.063,65

12,2

Emilia-Romagna

23.431,60

26.072,71

11,3

     

 

Toscana

21.126,73

23.494,18

11,2

Nord

23.062,22

25.804,30

11,9

Umbria

19.276,28

21.635,41

12,2

Centro

20.896,58

23.112,82

10,6

Marche

19.858,06

22.116,02

11,4

Mezzogiorno

15.356,23

17.140,94

11,6

Lazio

21.263,44

23.348,11

9,8

 

 

 

 

Abruzzo

17.524,55

19.767,54

12,8

Italia

20.032,23

22.358,58

11,6

Fonte: elaborazione Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio G.Tagliacarne su dati Istat

 

 

 

 

Graduatoria decrescente delle province in base alla variazione percentuale del reddito disponibile delle famiglie consumatrici in milioni di euro a prezzi correnti, 2021-2023

Posto di grad.

Province

Reddito disponibile

Var.% 21/23

Posto di grad.

Province

Reddito disponibile

Var.% 21/23

2021

2023

2021

2023

1

Sondrio

3.420,2

4.001,0

16,98

55

Pescara

5.907,5

6.586,7

11,50

2

Belluno

4.184,8

4.830,6

15,43

56

Vercelli

3.357,8

3.743,7

11,49

3

Imperia

3.818,9

4.395,4

15,10

57

Trento

12.267,2

13.674,9

11,48

4

Bolzano

14.573,8

16.696,6

14,57

58

Bologna

26.040,5

29.012,8

11,41

5

Venezia

17.577,8

19.967,1

13,59

59

Cagliari

8.785,4

9.786,0

11,39

6

L'Aquila

4.439,2

5.042,5

13,59

60

Ascoli Piceno

3.913,1

4.357,9

11,37

7

Verbano-Cusio-Ossola

2.861,4

3.243,7

13,36

61

Oristano

2.298,5

2.559,6

11,36

8

Valle d'Aosta

2.729,8

3.093,6

13,33

62

Napoli

44.721,0

49.796,8

11,35

9

Varese

17.864,7

20.230,2

13,24

63

Salerno

16.791,1

18.695,4

11,34

10

Piacenza

6.014,5

6.810,7

13,24

64

Trapani

6.134,1

6.829,5

11,34

11

Como

12.172,2

13.771,6

13,14

65

Isernia

1.406,8

1.565,7

11,29

12

Pavia

10.132,1

11.461,6

13,12

66

Frosinone

6.437,9

7.161,9

11,25

13

Rovigo

3.957,7

4.476,0

13,10

67

Brescia

25.699,7

28.589,4

11,24

14

La Spezia

4.034,8

4.558,7

12,98

68

Caserta

11.974,0

13.307,3

11,13

15

Fermo

3.187,4

3.597,0

12,85

69

Firenze

23.303,3

25.893,0

11,11

16

Agrigento

5.406,1

6.096,2

12,76

70

Ancona

8.840,8

9.819,0

11,06

17

Prato

5.575,2

6.286,6

12,76

71

Arezzo

6.539,0

7.261,2

11,04

18

Ferrara

7.078,0

7.978,9

12,73

72

Modena

16.568,4

18.394,3

11,02

19

Mantova

7.766,8

8.753,6

12,71

73

Massa-Carrara

3.419,9

3.793,9

10,94

20

Lecco

7.301,8

8.227,3

12,68

74

Rimini

7.242,9

8.033,6

10,92

21

Biella

3.548,4

3.995,9

12,61

75

Asti

3.891,0

4.314,5

10,88

22

Alessandria

7.981,3

8.978,2

12,49

76

Forlì-Cesena

8.864,8

9.820,6

10,78

23

Milano

100.428,6

112.914,3

12,43

77

Messina

9.645,4

10.675,4

10,68

24

Siracusa

5.921,0

6.652,2

12,35

78

Rieti

2.257,0

2.496,6

10,61

25

Cuneo

13.003,4

14.606,6

12,33

79

Viterbo

5.254,1

5.811,1

10,60

26

Monza e della Brianza

22.951,8

25.776,5

12,31

80

Crotone

2.262,4

2.502,1

10,60

27

Novara

7.056,9

7.922,9

12,27

81

Benevento

3.588,4

3.967,2

10,56

28

Verona

20.367,0

22.839,2

12,14

82

Torino

51.565,3

56.998,8

10,54

29

Ragusa

5.014,8

5.622,9

12,13

83

Matera

3.174,7

3.508,2

10,50

30

Teramo

5.426,9

6.082,9

12,09

84

Latina

9.264,2

10.224,0

10,36

31

Genova

19.760,2

22.148,4

12,09

85

Reggio Calabria

7.351,0

8.107,7

10,29

32

Savona

6.010,1

6.735,3

12,07

86

Vibo Valentia

2.122,9

2.340,6

10,26

33

Parma

10.953,5

12.266,5

11,99

87

Lucca

8.183,6

9.022,0

10,24

34

Catania

16.594,6

18.582,6

11,98

88

Pisa

8.338,7

9.192,7

10,24

35

Cosenza

9.762,7

10.926,9

11,93

89

Catanzaro

5.382,9

5.922,2

10,02

36

Palermo

18.346,7

20.532,0

11,91

90

Sud Sardegna

5.131,9

5.642,6

9,95

37

Padova

20.383,6

22.810,9

11,91

91

Campobasso

3.381,4

3.713,9

9,84

38

Perugia

12.664,2

14.171,6

11,90

92

Brindisi

5.572,5

6.106,3

9,58

39

Caltanissetta

3.528,6

3.947,7

11,88

93

Barletta-Andria-Trani

5.669,8

6.208,7

9,50

40

Siena

5.411,1

6.051,0

11,83

94

Roma

98.469,8

107.802,5

9,48

41

Chieti

6.631,2

7.414,4

11,81

95

Potenza

5.283,2

5.773,5

9,28

42

Bergamo

23.664,2

26.453,5

11,79

96

Terni

3.954,5

4.321,0

9,27

43

Vicenza

19.074,6

21.319,2

11,77

97

Foggia

7.928,0

8.650,7

9,12

44

Treviso

18.501,6

20.678,1

11,76

98

Udine

11.113,7

12.113,7

9,00

45

Pistoia

5.466,5

6.107,0

11,72

99

Bari

22.503,3

24.503,2

8,89

46

Enna

2.068,7

2.311,1

11,72

100

Lecce

11.674,6

12.700,1

8,78

47

Ravenna

8.503,6

9.497,7

11,69

101

Pesaro e Urbino

7.623,2

8.281,7

8,64

48

Avellino

5.687,8

6.351,5

11,67

102

Taranto

8.027,6

8.696,0

8,33

49

Lodi

4.117,6

4.597,0

11,64

103

Gorizia

2.546,4

2.758,1

8,31

50

Cremona

6.722,6

7.502,2

11,60

104

Grosseto

4.333,6

4.691,5

8,26

51

Nuoro

2.886,0

3.220,5

11,59

105

Livorno

7.133,8

7.719,3

8,21

52

Macerata

6.053,5

6.753,9

11,57

106

Pordenone

6.960,3

7.501,9

7,78

53

Sassari

7.890,7

8.803,3

11,57

107

Trieste

5.370,6

5.687,7

5,90

54

Reggio nell'Emilia

12.614,5

14.071,8

11,55

 

ITALIA

1.184.569,1

1.318.803,1

11,33

Fonte: Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio G.Tagliacarne

 

 

 

 

 

Graduatoria decrescente delle province in base al reddito disponibile pro capite delle famiglie

consumatrici – valori in euro a prezzi correnti, anno 2023

Pos

Provincia

Valori procapite

Differenza di posizione rispetto al 2021

Pos

Provincia

Valori procapite

Differenza di posizione rispetto al 2021

1

Milano

34.885,27

0

55

Cremona

21.278,12

-2

2

Bolzano

31.159,70

0

56

Ancona

21.269,75

-2

3

Monza e della Brianza

29.452,14

0

57

La Spezia

21.204,99

2

4

Bologna

28.560,67

0

58

Verbano-Cusio-Ossola

21.076,95

3

5

Genova

27.105,54

1

59

Pistoia

21.071,49

-3

6

Parma

27.083,16

-1

60

Pescara

21.065,33

-2

7

Reggio nell'Emilia

26.654,55

0

61

Imperia

21.051,29

3

8

Firenze

26.194,51

1

62

Asti

20.783,17

-2

9

Modena

26.076,91

-1

63

Teramo

20.332,52

4

10

Torino

25.852,91

2

64

Massa-Carrara

20.257,65

2

11

Roma

25.507,93

0

65

Lodi

20.091,28

0

12

Savona

25.179,29

5

66

Bari

20.029,38

-3

13

Valle d'Aosta

25.150,50

6

67

Gorizia

19.961,10

-5

14

Trento

25.133,85

-1

68

Terni

19.957,12

0

15

Cuneo

25.132,58

1

69

Chieti

19.934,91

0

16

Forlì-Cesena

25.037,79

-2

70

Isernia

19.675,43

0

17

Vicenza

24.987,52

1

71

Rovigo

19.658,06

0

18

Trieste

24.885,99

-8

72

Viterbo

18.872,10

0

19

Lecco

24.704,82

3

73

Sassari

18.567,76

0

20

Verona

24.655,98

1

74

Matera

18.411,74

0

21

Ravenna

24.555,03

-1

75

Latina

18.033,79

0

22

Padova

24.502,07

1

76

Messina

17.818,31

0

23

Belluno

24.403,66

10

77

Campobasso

17.655,53

0

24

Prato

24.218,17

6

78

Ragusa

17.653,46

0

25

Pordenone

24.164,76

-10

79

Salerno

17.644,80

0

26

Piacenza

23.913,62

5

80

L'Aquila

17.550,25

3

27

Venezia

23.894,09

7

81

Catanzaro

17.349,92

-1

28

Bergamo

23.867,14

-2

82

Catania

17.316,32

-1

29

Pesaro e Urbino

23.682,00

-5

83

Siracusa

17.307,24

-1

30

Rimini

23.670,95

-1

84

Oristano

17.097,07

2

31

Biella

23.666,21

5

85

Palermo

17.078,38

0

32

Livorno

23.645,41

-7

86

Sud Sardegna

16.944,25

-2

33

Lucca

23.617,37

-5

87

Potenza

16.741,40

0

34

Treviso

23.521,68

-2

88

Napoli

16.734,74

1

35

Ferrara

23.503,70

2

89

Rieti

16.619,08

1

36

Udine

23.418,98

-9

90

Lecce

16.510,08

-2

37

Cagliari

23.318,63

-2

91

Trapani

16.497,33

1

38

Siena

23.248,53

0

92

Barletta-Andria-Trani

16.393,85

-1

39

Como

23.047,44

1

93

Nuoro

16.281,34

2

40

Varese

22.989,02

1

94

Cosenza

16.274,79

0

41

Brescia

22.705,51

-2

95

Brindisi

16.137,93

-2

42

Vercelli

22.579,95

0

96

Avellino

15.960,45

1

43

Sondrio

22.372,44

9

97

Caltanissetta

15.900,36

3

44

Macerata

22.259,99

1

98

Reggio Calabria

15.684,43

0

45

Perugia

22.204,77

1

99

Taranto

15.665,67

-3

46

Alessandria

22.089,94

1

100

Vibo Valentia

15.542,08

-1

47

Pisa

22.022,60

-4

101

Crotone

15.414,06

0

48

Novara

21.826,61

1

102

Frosinone

15.358,18

0

49

Arezzo

21.759,68

-1

103

Benevento

15.126,20

0

50

Grosseto

21.698,25

-6

104

Enna

14.982,74

2

51

Ascoli Piceno

21.661,84

-1

105

Agrigento

14.802,30

2

52

Mantova

21.530,84

-1

106

Caserta

14.683,11

-2

53

Fermo

21.464,01

4

107

Foggia

14.554,16

-2

54

Pavia

21.323,25

1

 

ITALIA

22.358,58

 

Fonte: elaborazione su dati Unioncamere-Centro Studi delle Camere di Commercio G.Tagliacarne e Istat

 

 

[1] L’insieme delle province alpine è costituito dalle province statistiche di Cuneo, Valle d’Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento, Belluno, Verbano-Cusio-Ossola

[2] Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è il reddito delle famiglie residenti nel territorio proveniente dalla differenza tra entrate (risultato lordo di gestione, prevalentemente costituito dal reddito figurativo proveniente dal possesso di una abitazione occupata dal proprietario, redditi da lavoro, redditi da capitale, prestazioni sociali, come le pensioni) e uscite (imposte e contributi sociali) più una posta residua di trasferimenti (versamenti a istituzioni sociali, rimesse dall’estero, ecc.) nel corso dell’anno di riferimento.

[3] I redditi da lavoro dipendente comprendono tutti i versamenti accordati dai datori di lavoro quale remunerazione del lavoro espletato dai dipendenti. Comprendono sia le retribuzioni lorde sia i contributi sociali effettivi a carico dei datori di lavoro ed i contributi figurativi

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