La classifica della propensione al risparmio delle famiglie nelle province italiane
Con il 15,4% del proprio reddito destinato al risparmio, i cittadini della provincia di Biella sono i più attenti risparmiatori d'Italia nel 2022. Al secondo posto, con il 13,8%, gli abitanti della provincia di Vercelli seguiti da quelli di Asti con il 13,1%. Al contrario, a Ragusa, Crotone e Siracusa le famiglie hanno risparmiato solo il 4,6% del loro reddito, evidenziando una situazione di maggiore difficoltà nel mettere da parte risorse per il futuro. A dichiararlo è la prima indagine che quantifica la propensione al risparmio delle famiglie a livello provinciale, realizzata dal Centro Studi G.Tagliacarne. Dal punto di vista delle macro-aree, è il Nord-Ovest che mostra la maggiore propensione al risparmio con il 10,8% del reddito accantonato, trainato dal Piemonte (11,8%) a fronte di una media nazionale dell’8,4%. A seguire la Lombardia (10,8%) e l’Emilia Romagna che con il 10,1% sorpassa la Liguria che, rispetto al 2019, perde una posizione.
Il caso del Mezzogiorno: i cittadini al Sud fanno più fatica a risparmiare
A trovare più difficoltà nel destinare al risparmio una parte del reddito sono i residenti delle città metropolitane, dove probabilmente pesa il maggiore costo della vita, e i cittadini del Mezzogiorno anche per effetto di un reddito familiare che al Sud è di circa il 32% inferiore a quello del Centro-Nord come ha sottolineato Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne. “Dal 2014 al 2022 l’incidenza della spesa media mensile per prodotti alimentari nel Sud - ha aggiunto Esposito- è passata dal 21,7 al 23,5% sul totale degli acquisti. E questo anche in virtù di una brusca accelerazione dei prezzi di questi beni che, dopo la pandemia, sono cresciuti in misura maggiore nel Mezzogiorno rispetto al complesso del paese”.
La geografia del risparmio in Italia
L’indagine sulla “geografia del risparmio delle famiglie” del Centro Studi G.Tagliacarne rileva diversi dati significativi. In particolare, i primi dieci posti della classifica sono occupati esclusivamente da piccole province, la cui popolazione nella maggior parte dei casi non supera i 400.000 abitanti. Un'altra evidenza importante è che i residenti nelle province con una significativa presenza di nuclei familiari stranieri mostrano una propensione al risparmio più elevata. Inoltre, l’indagine mostra come la tipologia di nucleo familiare più “oculata” sia quella monocomponente.
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