Più di una impresa italiana su tre ha investito in green negli ultimi 5 anni. In totale sono 510.830 le aziende ecoinvestitrici tra il 2018-2022. L’Italia è leader nell’economia circolare con un tasso di riciclo superiore di oltre 30 punti alla media UE (52,6%) e ben superiore a tutti gli altri grandi Paesi europei, come Francia (64,4%), Germania (70%), Spagna (59,8%). E nonostante un tasso di riciclo già elevato, tra il 2010 e il 2020 ha migliorato le sue prestazioni (+10 punti percentuali, contro una media UE di 6 punti percentuali). Sul fronte del lavoro solo lo scorso anno i contratti green sono stati pari a 1.816.120, ovvero il 35,1% di quelli previsti nel 2022, con un incremento di 215.660 unità rispetto al 2021.
Sono questi alcuni dei numeri contenuti nel Rapporto Greenitaly 2023 realizzato da Unioncamere e Fondazione Symbola con la partnership tecnica del Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.
"L'ultimo rapporto GreenItaly conferma il fatto che la transizione verde rappresenta una importante opportunità per il nostro sistema produttivo, portando guadagni in termini di resilienza, competitività, occupazione e internazionalizzazione". Lo ha detto il direttore Studi e statistiche Alessandro Rinaldi oggi a Roma alla presentazione del volume che ha aggiunto "dobbiamo però fare ancora i conti con una quota rilevante di imprese, il 48% del totale, che non ha investito e non intende investire in futuro nel green e ciò in ragione di barriere di carattere economico, culturale e burocratico".
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